PSE Lugano

L’orizzonte è quello del novembre 2025, ovvero quando la nuova Arena sportiva di Cornaredo accoglierà i primi incontri. Quella vissuta oggi, 20 settembre, sugli ormai ex campi di allenamento del Football Club Lugano è stata più di una cerimonia simbolica: il primo colpo di pala dato da autorità e addetti ai lavori ha di fatto dato il via ufficiale al cantiere. Un cantiere, per dirla con le parole del sindaco di Lugano Michele Foletti, che porterà alla realizzazione «dell’elemento faro del Polo Sportivo e degli Eventi (Pse), ovvero l’Arena sportiva» e che arriva «due anni dopo il Referendum popolare che ha dato il via libera alla sua realizzazione». Le tempistiche sono al momento rispettate; la demolizione della tribuna Monte Brè è terminata nei giorni scorsi. «I lavori preliminari sono stati comunque impegnativi – ha aggiunto Foletti –. Come sindaco non posso che essere estremamente soddisfatto per l’evoluzione del progetto: non è stato facile e resta una grande sfida ma, anche se complessi, i lavori procedono come da pianificazione e nel rispetto dei tempi». La Città di Lugano ha voluto sottolineare l’avvio del cantiere con un video pubblicato sul suo canale youtube.

I diritti di denominazione del nuovo stadio

La giornata odierna ha sancito anche l’avvio di una nuova era in ambito commerciale per la Fc Lugano Sa: nei giorni scorsi si sono infatti concluse le trattative con le Aziende industriali di Lugano (Ail) per i diritti di denominazione della nuova Arena sportiva. Dal 1° luglio 2025, e per almeno 5 anni con opzione di estensione, Ail sarà quindi lo sponsor principale della prima squadra e del settore giovanile dell’Fc Lugano. Nei prossimi mesi un gruppo di lavoro già allestito da Ail e Fc Lugano si chinerà sulle questioni operative relative alla messa in atto e alla realizzazione dei diritti negoziati nel contesto dell’accordo. Va inoltre ricordato che le Ail Sa sono anche un partner del Pse, dove hanno fatto importanti investimenti sia in ambito termico – per la produzione e distribuzione di calore – sia in ambito elettrico, in particolare con la realizzazione di un impianto fotovoltaico di ampie dimensioni per coprire parte del fabbisogno della struttura.

‘Il Municipio ci ha creduto’

Quella avviata «è la seconda grande opera, dopo il centro culturale del Lac, che contraddistinguerà la Città di Lugano per il prossimo cinquantennio». Il vicesindaco e capodicastero Cultura, sport ed eventi Roberto Badaracco non ha nascosto di essere «molto emozionato». La strada che ha portato al primo colpo di pala è stata «lunga, irta di ostacoli e difficile: alcuni anni fa eravamo in Municipio a discutere se realizzare o meno il Polo sportivo perché vedevamo tantissime difficoltà di ordine burocratico e procedurale». L’esecutivo «ha creduto fortemente in questa opera, ritenendola assolutamente prioritaria e necessaria per la Città di Lugano». Badaracco non ha dubbi. «Andremo a colmare una lacuna che dura da veramente troppo, quasi una ferita aperta che non è mai stata rimarginata. Sono sicuro che Arena sportiva e palazzetto dello sport saranno dei gioielli che forse tanti hanno combattuto non rendendosi conto della necessità di questi spazi». Spazi che per il vicesindaco «fungeranno da propulsore per un ulteriore sviluppo dello sport a Lugano, che è già una realtà incredibile con le sue oltre 130 associazioni, portando quello che forse tanti non capivano: dinamismo, circoli virtuosi, valore aggiunto, economia e tante persone che saranno disposte a venire a Lugano a investire».

Il materiale di scavo sarà recuperato

La tappa 1 del Pse produrrà 160mila metri cubi di materiale di scavo, in gran parte idonei per essere riutilizzati quali aggregati per calcestruzzo o come materiali di riempimento. La demolizione della Tribuna Monte Brè ha, inoltre, generato 4’000 metri cubi di calcestruzzi di demolizione, buona parte recuperati per il reimpiego. Nel complesso, il progetto genererà circa 300’000 metri cubi di materiali di scavo con un potenziale riuso superiore al 90%, nello stesso Pse e in altre costruzioni. Nel rispetto, dunque, delle norme cantonali e dell’emendamento del Consiglio comunale che chiede esemplarità dal punto di vista ambientale. «Arena è una delle due parole regine di questa giornata (la seconda è colpo di pala) – è stato il commento di Cristina Zanini Barzaghi, capodicastero Immobili della Città di Lugano –. In latino significa sabbia, come quella che troviamo depositata nella pianura alluvionale del Cassarate. Verrà in parte reimpiegata, come è stato fatto per decenni dai nostri avi luganesi che la cavavano dal fiume per produrre malta e calcestruzzo e costruire case e palazzi. Come un tempo, quindi, qui avremo un esempio di circolarità». David Dalsass, direttore della succursale di Hrs Real Estate in Ticino ha dal canto suo voluto sottolineare che quella della nuova Arena sportiva «è un’opera che cambierà il volto di Lugano e che avrà un impatto anche a livello nazionale e cantonale. Siamo molto fiduciosi che grazie alla collaborazione gli obiettivi saranno raggiunti congiuntamente». Il rappresentante del partner privato ha fornito anche qualche cifra. Nella prima tappa verranno scavati circa 169mila metri cubi, «pari a circa 70 piscine olimpioniche»: l’Arena sportiva avrà un volume di costruzioni di 113mila metri cubi e una superficie calpestabile di 6’500 metri quadrati; il palazzetto un volume di costruzione di 112mila metri cubi e una superficie calpestabile di 9’500 metri quadri. Il costo totale della prima tappa sarà di 176 milioni.

Un sito dedicato per seguire l’evoluzione del cantiere

La Città ha deciso di affiancare al sito lugano.ch un nuovo sito di facile consultazione esclusivamente dedicato al Pse. «Abbiamo sempre detto che volevamo la massima trasparenza e che avremmo fornito il massimo dell’informazione – ha aggiunto Michele Foletti –. Abbiamo voluto fare un esercizio di trasparenza nei confronti dei nostri cittadini e dei partner, garantendo un accesso più immediato alle informazioni». Sul sito pselugano.ch sarà quindi possibile trovare informazioni recenti e future relative al progetto e si potrà seguire l’evoluzione del cantiere anche grazie a riprese dal drone (realizzate da Hrs Sa) che verranno pubblicate regolarmente. Il nuovo portale è stato realizzato in collaborazione con il grafico Niki Paltenghi dalla Divisione edilizia pubblica e dalla Divisione comunicazione e relazioni istituzionali.

Cosa succederà dopo

La conclusione dell’Arena è come detto prevista nel 2025; nel novembre del 2026 sarà la volta dell’apertura del Palazzetto dello sport. Nel 2025-2028 inizierà la realizzazione dei contenuti complementari: le due torri (una delle quali riservata agli uffici comunali), il blocco servizi (Polizia comunale e contenuti legati alle attività sportive), l’edificio sud (contenuti gastronomici e commerciali) e i principali spazi pubblici esterni (tappa 2). Per concludere, nel 2026-2029, con i contenuti privati: l’edificio ovest con l’autosilo e le aree esterne private (tappa 3).

Articolo originale: L’Arena sportiva, ‘un faro’ con orizzonte il 2025 | laRegione.ch

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